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Agevolazioni e finanziamenti per B&B e case vacanze in Italia (2023)

Avresti voglia di aprire una struttura ricettiva, una casa vacanze o un bed and breakfast, ma sei frenato dai costi. Oppure hai già una struttura che, con un po’ di aiuto, diventerebbe proprio un bel B&B, ma sfortunatamente non hai fondi da investire e non sai a chi rivolgerti?

Ci sono buone notizie, fortunatamente. Da un paio d’anni sono infatti arrivati una serie di finanziamenti per aprire un B&B e di incentivi per case vacanze. Anche nel settore dell’ospitalità, e soprattutto per i giovani e per le donne. Scopriamo questo argomento nel dettaglio.

Agevolazioni da regioni e province

Quasi ogni regione ha i suoi incentivi B&B e per case vacanze o finanziamenti per aprire un B&B, proprio come ogni regione ha il suo proprio regolamento in merito.

Il consiglio è quindi di armarsi di pazienza e navigare il sito della propria regione, provincia o comune, in modo da capire se si rientra nelle categorie di coloro che possono accedere agli eventuali finanziamenti.

Normalmente, gli enti locali chiederanno diversi documenti a cui appoggiarsi per effettuare una valutazione: mappe catastali dell’immobile, business plan, atto costitutivo della società. Sì, è bene sottolinearlo: si può accedere a finanziamenti per aprire un B&B o sovvenzioni solo se si è una società o si ha la partita IVA.

Il portale degli incentivi B&B

Sicuramente, il sito dove cercare i finanziamenti per casa vacanze in prima istanza è quello di Invitalia, sito numero uno per trovare una lista aggiornata di incentivi per costruire un B&B, ma anche lanciare una startup.

Al momento, i bandi che possono essere utilizzati anche per finanziare i B&B o le case vacanza riguardano soprattutto le regioni del Sud Italia, ma vi sono anche opportunità interessanti un po’ per tutti.

Resto al Sud

L’iniziativa Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria), nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

L’incentivo B&B è destinato a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. In questo caso non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

Sono finanziabili anche attività legate al turismo, escluse le attività agricole (quindi non gli agriturismo). Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente. Le agevolazioni per aprire un bed and breakfast coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:

  • 50% di contributo a fondo perduto.
  • 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

I mutui con la banca

Se non riesci proprio a trovare un bando che faccia per te e la tua situazione o delle sovvenzioni per B&B adatte a te, e se l’importo che ti serve per partire o per ristrutturare l’appartamento è limitato, intorno ai 20.000 euro, ti converrà chiedere alla banca un prestito personale piuttosto che un mutuo: meno spese e durata massima di 10 anni.

Se l’importo che ti serve è più alto, meglio optare per un mutuo ipotecario, soprattutto se hai la fortuna di avere già una struttura che vorresti trasformare in bed and breakfast o casa vacanza e ti trovi quindi nella posizione di proprietario di immobile.

Di solito la banca concede mutui a chi è proprietario di un immobile (e può dimostrare di avere un reddito fisso, naturalmente), perché questo funge da garanzia del prestito.